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In dettaglio

LA COLLEZIONE. PAOLO GIOVIO E I RITRATTI SENZA TEMPO
Per la prima volta esposti tutti i ritratti originali della Pinacoteca civica di Como, accanto ai prestiti dei musei e dei privati in una mostra evocativa del primo Museo moderno 
A cura dello storico dell’arte Bruno Fasola

24 ottobre 2025 – 8 febbraio 2026
Pinacoteca civica di Como


Como, 9 ottobre 2025


Una mostra storica per il Giubileo 2025
Nell’anno del Giubileo, la Pinacoteca civica di Como celebra uno dei suoi più illustri concittadini con una grande mostra dedicata a Paolo Giovio (1483–1552), umanista, vescovo, medico e storico, nonché ideatore della più ambiziosa galleria di ritratti del Rinascimento europeo. 
La Collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo, a cura di Bruno Fasola, riunisce per la prima volta un nucleo consistente di opere originali della collezione gioviana, provenienti dalla Pinacoteca, da prestigiose istituzioni museali e dai collezionisti privati. L’ultima mostra dedicata alla collezione gioviana risale al 1983 in occasione del V centenario della nascita di Paolo Giovio, pertanto l’esposizione di Como è molto attesa dal pubblico e dagli studiosi.

<La valorizzazione del patrimonio culturale comasco è il faro che ha guidato ogni singolo intervento sui beni dei cittadini comaschi, siano beni immobili, beni mobili o beni museali – afferma Alessandro Rapinese, Sindaco di Como – quando mi sono insediato ho trovato un patrimonio con un potenziale immenso ma svilito e umiliato, oggi, dopo tre anni di duro lavoro guardo con orgoglio a ciò che è diventata la Pinacoteca e a ciò che potrà essere nei prossimi anni: un serio modello di gestione e valorizzazione culturale a servizio della comunità. Il viaggio sarà ancora lungo ma la strada è quella giusta. Viva la Pinacoteca civica di Como>.

Una collezione enciclopedica di volti e storie 
La raccolta, costituita da Giovio in circa trent’anni, comprendeva oltre quattrocento ritratti di personaggi di ogni tempo e provenienza: da Romolo fino ai protagonisti del suo tempo, passando per figure del mondo musulmano, dell’Etiopia e della Moscovia.
La selezione, straordinariamente inclusiva per l’epoca, includeva anche avversari della cristianità come i pirati turchi, nemici personali di Giovio come Georg Frundsberg, e donne celebri come Faustina Mancini e Rossellana, moglie di Solimano il Magnifico. Una parte significativa era dedicata a letterati, umanisti, papi ed ecclesiastici — da Pietro Bembo a Daniele Barbaro, fino a Clemente VII. 

<Questa esposizione rappresenta il giusto connubio tra la tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio museale e la sua restituzione ad un pubblico eterogeneo – afferma Enrico Colombo, Assessore alla Cultura del Comune di Como – Un lavoro corale, frutto della condivisione delle professionalità in capo al settore Musei, i cittadini comensi, le istituzioni e le associazioni culturali del territorio che hanno deciso di puntare sulla Pinacoteca civica attraverso l’Art Bonus e ad altre forme di sostegno. Un momento, questo, in cui dobbiamo essere fieri della ricchezza del patrimonio culturale cittadino e della sua comunità che sta vivendo una nuova primavera, nel riaffezionarsi ai propri Musei.
“La collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo” è la chiave di volta all’interno di un progetto molto più ampio di rigenerazione culturale della città di Como>.

I ritratti erano accompagnati da testi illustrativi, gli Elogia, redatti dallo stesso Giovio a descrizione fisica e morale del personaggio raffigurato.
Come spiega il curatore Bruno Fasola <Paolo Giovio si procurò i ritratti richiedendoli ai suoi protettori, ai personaggi che conobbe personalmente, uomini politici, ecclesiastici, uomini di cultura e agli artisti che conosceva personalmente come il Vasari, di cui fu ispiratore nella compilazione delle Vite. Più che la qualità artistica del ritratto, che comunque non mancò di esser presente nella collezione, a Giovio interessava che il ritratto fosse veritiero. Egli cercava la “vera imago” del personaggio rappresentato e si documentava, per quanto possibile, sulla provenienza della fonte da cui era tratto il ritratto, quando non era stato realizzato dal vero. La collezione, come il Museo in cui era ospitata, divennero subito famosi presso gli uomini di cultura e i potenti del tempo che inviarono i loro pittori a Como a copiare i ritratti, primo fra tutti il duca Cosimo I Medici, protettore del Giovio. Si formarono così altre serie che vennero in seguito integrate: la Gioviana degli Uffizi, quella della Pinacoteca Ambrosiana di Milano, la serie del castello di Ambras ora al Kunsthistorisches Museum di Vienna. La stampa degli Elogia del 1575 con le illustrazioni di Tobias Stimmer dei ritratti gioviani diede poi impulso ulteriore alla diffusione delle immagini degli uomini illustri>.

La “Villa Museo” e la dispersione della collezione
I ritratti erano destinati a un edificio senza precedenti: la “Villa Museo” sulle rive del lago di Como, concepita da Giovio come luogo di celebrazione della memoria storica attraverso l’arte. 
Decorata con affreschi raffiguranti le Muse e i loro interpreti, la villa fu il primo esempio di spazio progettato per custodire una collezione pubblica. 
Demolita prima del 1615 per far posto all’attuale Villa Gallia, vide la dispersione della collezione, oggi in parte riunita con il maggior nucleo conosciuto dei 38 dipinti originali conservati in Pinacoteca Civica.

Le opere in mostra
Oltre ai 38 ritratti originali di proprietà comunale, la mostra annovera il bellissimo ritratto di Alessandro Achillini delle Gallerie degli Uffizi, il ritratto di Francesco Maria Della Rovere attribuito alla bottega di Tiziano, l’autoritratto di Baccio Bandinelli o l’affascinante Rossellana Uxor Solimani, che rappresentano solo una parte degli enigmatici personaggi delle collezioni private, che si potranno ammirare in Pinacoteca.

Tra i capolavori figurano infatti opere di Dosso Dossi, Amico Aspertini, Bernardino Campi, Ridolfo del Ghirlandaio, Francesco Salviati, Baccio Bandinelli e le botteghe di Tiziano, di Sebastiano del Piombo e di François Clouet. In esposizione anche il celebre ritratto di Cristoforo Colombo, considerato il più veritiero tra quelli pervenuti.
In mostra, virtualmente, e in catalogo saranno presenti anche i preziosi singoli ritratti della Pinacoteca di Brera, della National Gallery of Canada di Ottawa, del Chicago Art Institute e della Sidney Art Gallery of New South Wales, che per motivi conservativi non è stato possibile esporre. 

Un allestimento che dialoga con il visitatore
Il percorso espositivo, articolato nelle sale del piano nobile della Pinacoteca, propone un’esperienza coinvolgente: quattro sale tematiche metteranno in dialogo i ritratti; il salone centrale ospiterà un’installazione multimediale che permetterà al pubblico di “varcare la soglia del tempo” per incontrare idealmente Paolo Giovio e i personaggi della sua collezione; lo spazio Campo quadro offrirà strumenti interattivi di approfondimento storico e biografico.
All’ingresso della mostra, un’installazione interattiva aspetterà i visitatori per una trasformazione sorprendente: basterà un semplice selfie per essere catapultati nell’universo gioviano e trasformarsi in un vero e proprio ritratto d’autore. Il tuo volto diventerà parte della collezione, pronto per i social con l’hashtag dedicato! 
Due nuove sale rimarranno dedicate permanentemente alla quadreria di Paolo Giovio, rinnovando così il percorso di visita del museo.

<Dopo un intenso lavoro di ricerca e valorizzazione, siamo orgogliosi di restituire alla comunità una collezione che rappresenta un patrimonio prezioso per la città. Paolo Giovio, comasco di nascita, pose proprio qui le fondamenta di quella che oggi definiamo la moderna concezione di museo – dichiara Veronica Vittani, responsabile dei Musei Civici e curatrice della Pinacoteca. La sua raccolta, audace e visionaria, di ritratti di personaggi antichi e contemporanei, si configura come un racconto visivo straordinario: una costellazione di storie che continua a stimolare curiosità, riflessione e dialogo>.

Restauri, pubblicazione e attività didattiche
La mostra è il risultato di una campagna di restauri avviata dal Comune di Como nel 2021 con il sostegno di istituzioni, associazioni e privati del territorio. 
A corredo dell’esposizione, sarà pubblicato un importante volume scientifico edito da Electa, curato da Bruno Fasola che raccoglierà le schede dei ritratti ad oggi conosciuti e un importante contributo dalle Gallerie degli Uffizi.

Un convegno per la comunità scientifica
Il 31 gennaio 2026 la Pinacoteca Civica organizzerà un convegno di approfondimento sugli studi più recenti dedicati a Paolo Giovio e alla sua collezione con la partecipazione di Bruno Fasola, Sonia Maffei (Università di Pisa), Alberica Barbolani Da Montauto (Gallerie degli Uffizi), Francesca Del Torre (Kunsthistorisches Museum di Vienna), Costanza Barbieri (Accademia di Belle Arti di Roma), Andrea Donati (storico dell’arte) e Magda Noseda (già Archivio di Stato).

La collezione diventa un album delle figurine
La Pinacoteca, in collaborazione con l’associazione Luminanda e le insegnanti Erica Pigliapochi (Istituto Como Lago), Chiara Butti (Istituto Como Nord) e Laura Somigliana, ha dato vita a un progetto originale: trasformare la collezione museale in un album di figurine. Questo strumento, pensato per stimolare la curiosità e la partecipazione dei più piccoli, sarà distribuito a tutti gli alunni delle classi terze delle scuole primarie della città.
Attraverso giochi, attività e contenuti educativi, i bambini potranno scoprire la figura di Paolo Giovio e immergersi nella sua straordinaria raccolta di ritratti. La storia si trasforma così in un’esperienza ludica e condivisa, capace di avvicinare i giovani esploratori all’arte e alla memoria del territorio.

Iniziative collaterali
La mostra vedrà la realizzazione di una serie di eventi collaterali tra cui si segnalano:
Sabato 1° novembre, dalle 10 alle 13, con partenza dalla mostra in Pinacoteca, si terrà la passeggiata creativa "Gli illustri comaschi da Giovio al Risorgimento", con apertura straordinaria dell'ex Palazzo Municipale di via Cinque Giornate dove sono conservati diciotto ritratti dipinti nel 1847, a cura di Sentiero dei Sogni. Conduce Pietro Berra. Iscrizioni su http://sentierodeisogni.it/eventi
Sabato 22 novembre, dalle 10 alle 13, sempre con partenza dalla mostra in Pinacoteca, si terrà la passeggiata creativa "L'età di Giovio e un ritratto da romanzo", a cura di Sentiero dei Sogni, con la partecipazione dello scrittore Pieralvise Zorzi che ha dedicato il libro "Il serenissimo bastardo" ad Alvise Gritti, spregiudicato figlio illegittimo del doge di Venezia, il cui unico ritratto si trova nella collezione gioviana della Pinacoteca di Como. Iscrizioni su http://sentierodeisogni.it/eventi
Verranno inoltre programmate visite guidate con il curatore e attività per bambini e famiglie durante tutto il periodo della mostra.

Durante il periodo di apertura, la mostra sarà visitabile con il normale biglietto d’ingresso della Pinacoteca oppure con la CoMmUnity card, la tessera annuale che consente l’accesso a tutte le mostre temporanee e alle collezioni permanenti della Pinacoteca civica.
La card consente di accedere senza limiti alla Pinacoteca civica, al Tempio Voltiano e alla Cattedrale di Como negli orari di apertura ed è valida 365 giorni dalla data di acquisto. 
È acquistabile presso le biglietterie museali, l'Info point del Broletto e su https://museicomo.vivaticket.it/

https://www.oggiacomo.it/eventi/La-Collezione.-Paolo-Giovio-e-i-ritratti-senza-tempo/

 

Info mostra
Sede | Pinacoteca Civica di Como – via Diaz 84
Durata |24 ottobre 2025 – 8 febbraio 2026
Inaugurazione |23 ottobre ore 18
Orari | da martedì a domenica ore 10.00 -18.00 (ultimo ingresso ore 17.30)
Mostra compresa nel biglietto d’ingresso della Pinacoteca
Biglietti acquistabili su https://museicomo.vivaticket.it/
Info pubblico Tel. +39 031 269869 - pinacoteca@comune.como.it 
www.comune.como.it > vivere il comune > luoghi
Facebook e Instagram @musei civici como


Pinacoteca civica di Como
Inaugurata nel 1989 nel seicentesco Palazzo Volpi, la Pinacoteca conserva le opere pittoriche e scultoree patrimonio della città. La collezione, che dal Medioevo arriva sino al contemporaneo, si è costituita attraverso lasciti, donazioni, acquisti e documenta l'arte del territorio a partire dagli edifici religiosi, passando per la ritrattistica, il paesaggio, la pittura di genere sino alle ricerche novecentesche legate al Futurismo, al Razionalismo e al design. Fulcro delle collezioni, la cinquecentesca raccolta di ritratti di Uomini Illustri di Paolo Giovio, i disegni dell'architetto futurista Antonio Sant'Elia e alcune delle opere più significative del Gruppo Como, gli Astrattisti comaschi del Novecento.

Biografia di Bruno Fasola
Bruno Fasola, storico dell’arte, è uno dei massimi esperti della collezione gioviana. È professore di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Como Aldo Galli. Collabora con vari enti e istituzioni per la realizzazione di studi monografici e ricerche storico-artistiche. È consulente per la Commissione Nazionale per l’Edizione dell’Opera Completa di Paolo Giovio per la quale ha realizzato parte delle schede del volume Iconografia di cui è curatore, di prossima pubblicazione presso il Poligrafico dello Stato.

Persone

AlessandroRapinese

Rapinese Alessandro

Sindaco

Il sindaco è l’organo responsabile dell'amministrazione del comune: rappresenta l'ente, convoca e presiede la giunta e sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti.

Esercita le funzioni attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti e sovrintende altresì all'espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune.

Il sindaco esercita altresì le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge. In particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale, in relazione all'urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell'ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, anche intervenendo in materia di orari di vendita degli esercizi pubblici e commerciali, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.

Sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio il sindaco provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni. Il sindaco nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna, nonché dai rispettivi statuti e regolamenti comunali.

Distintivo del sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune, da portarsi a tracolla.

EnricoColombo

Colombo Enrico

Assessore

Luoghi

Pinacoteca civica

Via Diaz 84 - 22100 - Como

A cura di

Pagina aggiornata il 10/10/2025

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