Como, 29 luglio 2022
Si concludono oggi venerdì 29 luglio i centri estivi per 38 minori disabili gravi, seguiti dai servizi sociali, per i quali il Comune ha messo a disposizione un'assistente sociale che ne ha curato l'inserimento nei centri estivi già presenti in città. Sono state le famiglie a decidere in quali strutture iscriverli e la frequenza è stata possibile in quanto i servizi sociali hanno affiancato un educatore professionale ad ogni bambino. In questo modo, è stata garantita l'inclusione sociale anche d'estate, evitando di lasciare i ragazzi più deboli a casa. Complessivamente, sono stati 12 i centri disponibili ad accogliere questi bambini.
Per trovare posto anche a quattro ragazzi in lista di attesa nei centri attivi in città, il Comune ha deciso di far partire in via sperimentale un proprio centro estivo presso le serre di Mognano, esperimento possibile grazie alla partnership con la cooperativa Socio Lario. Le serre hanno quindi accolto quattro ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo e secondo grado, per offrire loro una occasione di aggregazione e di divertimento, esplorando contestualmente interessi e abilità, in previsione della futura definizione di un progetto di vita adulta.
Il piccolo "campo estivo delle serre" è stato attivo dal 27 giugno al 29 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16.00 circa, con attività di laboratorio e tante uscite sul territorio.
Previsti laboratori di ortoflorovivaistica, cucina e creatività con tempere e colori, attività in piscina, gite a Brunate con momenti di incontro con i ragazzini del Brunacamp, percorso Knaip, uscite a Minoprio, gite a Cernobbio e al mercato di Como e momenti di socializzazione in Socio Lario. Le famiglie dei minori coinvolti hanno espresso grande soddisfazione, con l'auspicio che l'esperienza possa ripetersi in futuro.
Le risorse economiche per garantire questi interventi sono state pari a 85 mila euro.
“Oggi mi sono recata presso il centro estivo” afferma Nicoletta Roperto, vice sindaco e assessore alle Politiche educative, sociali, abitative, volontariato e asili nido. “Ho potuto ammirare quanto il progetto sia risultato vincente perché negli occhi di questi ragazzi c’era sì un velo di malinconia per la fine del campo, ma anche e soprattutto la gioia di aver potuto vivere un’esperienza formativa e allo stesso tempo divertente, uscendo dalle proprie case dopo il periodo della pandemia. Ci tengo a fare un plauso alle due educatrici, Manuela e Dina, alla dott.ssa Argentati, coordinatrice dell’équipe disabili del Comune di Como, e ai Servizi sociali del Comune”.